Ecco qui tante granny square a uncinetto, tutte a tema cuore, perfette per creare copertine , tovagliette o magari anche una giacca a tema romantico
Lo sapete che sono fissata, vero? Quindi io il centro del granny lo farei con Crazy Zauberball o Zauberball, e la cornice con Admiral. Che dite, vi ho stuzzicato un po’ la fantasia?
Immagini prese da Google Immagini
Finalmente sta arrivando la bella stagione! Anche se dalla temperatura esterna non si direbbe! Però mi sentivo carica e ho finalmente finito il mio Mandala Arcobaleno!! Così almeno lo potrò mettere alla prima occasione 😀
Sapete che di Mandala abbiamo già parlato 😉 ecco qui potete trovare il post precedente in cui facevo una rapida carrellata su alcuni mandala gratis che si trovano online. Dopo aver visto questo post un sacco di ragazze sono letteralmente impazzite, io invece ho passato due mesi a dirmi “lo faccio, non lo faccio”, con la margherita in mano per decidermi. Io mi sono innamorata di questo qui sotto e l’ho cominciato ;).
Volete cimentarvi anche voi? Prima di tutto guardate i miei video tutorial su YouTube dedicati a questo Mandala: qui c’è la playlist di 6 video
Vi metto anche qualche suggerimento sparso per l’esecuzione, visto che ho dovuto adattarlo non poco, perché ho le spalle molto piccole e così com’è non mi stava bene.
Partiamo dalla legenda punti, che vi ripropongo qui sotto tradotta.
I punti sono molto semplici, e si comincia dal centro: se notate i giri sono numerati, e per non confondersi sono di due colori diversi. Il “centrino” parte bene, i guai cominciano con il buco delle maniche 😉 Secondo me il più indispensabile tra i video che ho fatto, quello che mi chiedete tutti, è quello dedicato a dove mettere il buco famigerato. Nel grafico è la riga 30. Il video è questo:
Per fare le prove vi servono sicuramente i segnapunti a lucchetto, per me sono stati un aiuto indispensabile! Servono infatti per fare due buchi simmetrici senza disfare il lavoro troppe volte 😉
Nello schema sopra, il disegno con il cerchio, sono indicate le misure per i buchi: distanza tra loro 40 cm, lunghezza dei buchi 28 cm. Se però avete anche voi le spalle piccole (direi taglia 42-44 o ovviamente meno) vi consiglio la modifica che io ho fatto.
Per farlo più piccolo ho disfatto le righe da 23 a 27 (che invece si vedono nel video), e poi ho proseguito lo schema, senza fare ulteriori variazioni. Questo perché, seguendo lo schema originale mi veniva un buco per le maniche troppo sceso rispetto alle spalle rachitiche che ho, e mi penzolava addosso. In questa fase è molto utile fare le righe da 28 a 31, indossare il mandala e avere qualcuno che con occhio critico valuta come sono venute le spalle 😉 oppure avere un buono specchio 😉
Visto che di filato ne avevo in abbondanza, ho proseguito il disegno a ventagli (quello delle righe fino alla 42) per qualche riga in più per sfruttare il filato, e poi ho concluso con tutte le altre righe.
Un consiglio è quello di pesare il gomitolo alla fine di ogni riga, tra la 33 e 42, così vedete il consumo effettivo di filato e potete decidere se allungarvi un po’ per utilizzare tutto il filato a disposizione.
Ora ecco qualche nota tecnica:
Io ho usato una ciambella gradient da 1250 metri: le mitiche ciambelle UABstyle, con questo colore super estivo, arcobaleno.
Ciambella gradient Uabstyle
Se siete magroline secondo me può bastarvi anche la ciambella da 1000 metri!
Forbici
Pazienza a quintali
E il mio come è venuto?? Eccolo qui!
Mandala Arcobaleno Uabstyle
Secondo me su un jeans e una maglietta bianca farò furore, che dite??
Eccoli qua!
Sapete che ho una perversa passione per il filato Crazy Zauberball di Schoppel Wolle, e a quanto pare non sono l’unica, visto che Gerhard mi ha detto che è il filato più venduto nel suo assortimento: siamo in buona compagnia!
Ho deciso allora di selezionare un po’ di progetti con questo filato, suddividendoli però per colore, così vi potete rendere conto della diferenza di resa a seconda della lavorazione 😀
Partiamo con… rullo di tamburi… Panino alla cannella! È un classicone di Crazy, un colore che c’è da sempre, una colonna portante. È un colore invernale, ha dentro del bruciato, bordeaux, blu scuro. Ogni tanto del grigio e dell’ocra. Diciamo che va bene anche come colore maschile, senza problemi.
Ecco qualche progetto interessante che ho trovato per voi.
Poncho Multiuso. NandiBC’s Crazy Sycamore ha fatto questo poncho leggero e carino, senza essere “cappottoso”. Lo schema è in inglese su Ravelry e lo trovate cliccando qui
Scialle Cannella di Giulia Gerbi, all’uncinetto, trovate lo schema a pagamento, con grafico, cliccando qui. Questo pattern vi darà tanta soddisfazione, semplice ma con quel qualcosa che lo rende perfetto come accessorio elegante. Poi una modella come Lia mette in risalto con stile la lavorazione 😉
opecanci’s Summer Fling è uno schema della Drops, che migliora sensibilmente con l’utilizzio del filato Schoppel Wolle (quello originale è la “paglietta” Delight). Qui sotto lo vedete ancora in gomitolo: troppo bello vero?? Si vedono il bordeaux l’ocra e il blu benissimo! Panino alla Cannella for President!
Ed ecco lo scialle finito: complimenti all’autrice anche per i capelli! WOW!
Grafico Drops qui sotto, pattern completo qui
Per par condicio parliamo anche di maglia, anche se, a dire il vero, di progetti a maglia su Ravelry ce ne sono molti di più: forse noi uncinettatrici siamo un po’ pigre con Ravelry? Mi sa di sì!!
Cominciamo con uno scialle famosissimo, il Normilintu, che è pure in italiano e gratis su Ravelry. Lo trovate cliccando qui. Versione Panino alla Cannella: voto 10 e lode. keuteltje’s Wrap for Alice in fase di bloccaggio e finito. Fico!
Se non sapete cos’è il bloccaggio ripassate qui le istruzioni!
Collo doppio a Zig Zag: semplice ma fa la sua porcaccia figura con il filato strepitoso, che dite?
Tutte ne parlano, tutte lo vogliono fare e per un buon motivo!
Questo schema è da qualche mese tra i più cliccati su Ravelry, ed è ormai diventato un vero tormentone!
Io lo avevo visto subito, ma ai tempi c’era solo la versione in inglese e avevo voglia zero di leggerlo. Io sono una da grafico: datemi un grafico e vi faccio anche la tour Eiffel, datemi la spiega scritta e crollo addormentata per la noia. A maglia è il contrario, amo la spiega, odio i grafici. Mi sembra giusto.
Torniamo al Lost in Time: vista la bellezza dello schema, sono cominciate ad arrivare diverse traduzioni, un po’ in tutte le lingue, e poi anche il grafico!!
Era ora! Ho cominciato a farlo anche io, e, visto che per adesso l’italiano manca, vorrei darvi un po’ di suggerimenti per l’esecuzione, così avrete il divertimento assicurato!
Prima di tutto il filato. Questo schema dà il meglio di sé con due tipologie di filato: una bella ciambella sfumata gradient, con il colore che cambia quindi progressivamente. Oppure con la mia adoratissima Schoppel Wolle. Sia Zauberball e qui vedete un esempio:
Se volete vedere tutti i colori disponibili cliccate questo link
Una versione con Crazy Giardino del pittore, da Ravelry
Se volete vedere tutti i colori disponibili di Crazy Zauberballcliccate questo link
oppure la Crazy Zauberball: questo è proprio quello che ho fatto io, il colore è 2170
e anche la mitica Edition 6, che è un filato nuovo che sta già spopolando perché oltre che morbidissima è davvero coloratissima.
Ecco una versione con Edition 6, foto presa da Raverly, post originale qui di Trinity
Volete un consiglio sui filati? Su come vengono i vari colori? Un aiuto sui vari punti? Iscrivetivi al nostro gruppo di Facebook Scialli all’uncinetto: ci sono centinaia di esempi tutti da ammirare!!! Nei file del gruppo ci sono ben 3 guide tutte dedicate a questo scialle:
La guida Punti, La Scelta del Filato e un aiuto per leggere lo schema!
Quanto ne serve?
In ogni caso dico subito che è un progetto che ciuccia filato. Se date un’occhiata al grafico potete già vedere che ci sono un sacco di punti popcorn e maglie lavorate da dietro e da davanti. In queste righe il lavoro cresce poco in lunghezza, mi dispiace dirvelo, e consuma filato.
Quindi almeno 900 metri di filato ci vogliono tutti. Per la gioia di chi il filato lo vende 😉
Il lato positivo è che è uno schema modulare e si può andare avanti finché c’è filato, quindi non vi rimarrà un granché di avanzo 😀
Sconsiglio di farlo tutto tinta unita: secondo me la lavorazione risalta poco, mentre invece con un bel filato variegato ogni riga viene di colore diverso ed è più vivace
Il grafico uno lo trovate a questo link
Il grafico due a questo link
Il grafico tre a questo link
Il grafico del bordo a questo link
Sempre guardando il grafico, ecco la traduzione della legenda dei punti, che è solo in olandese e americano (al momento in cui scrivo). Dall’alto verso il basso:
Catenella
Maglia Bassa
Maglia Alta
Maglia alta presa da davanti
Maglia alta presa da dietro
Pop Corn
Pop Corn puntato nella seconda riga sottostante
*Maglia bassa 2 Cat maglia bassa* nella seconda riga sottostante
maglia bassissima
Il popcorn è composto da 4 maglie alte: eseguita la 4a maglia sfilate l’uncinetto (senza disfare il lavoro neh 😉 ) infilate l’uncinetto nella prima maglia alta delle quattro, poi riprendete la quarta maglia alta e chiudete tutto insieme.
Ecco un bel disegnino che è più chiaro qui:
http://www.dummies.com/crafts/crocheting/stitches/how-to-crochet-popcorn-stitch/
Dico subito che secondo me il grafico non è disegnato benissimo, non è di sicuro bello come quelli della nostra Marta Bellebono. È molto amatoriale. Per questo ho dovuto disfare qualche volta, perché ogni tanto mancano le catenelle di avvio, oppure i punti sono disegnati incasinati e si perde facilmente il conto. Per aiutarvi vi consiglio di contare sempre i punti, in modo da avere lato destro e sinistro uguali, così si scopre subito se c’è qualche errore.
Per convenzione le 3 catenelle che sostituiscono la maglia alta vengono conteggiate come una maglia alta, mentre invece la catenella di avvio del giro di maglie basse non conta nulla (poverina)
Per ottenere lo scialle della misura desiderata la ripetizione è dalla riga 16 alla 27 del diagramma 3. Oppure ripetere dal 15 al 26, è lo stesso 😉
Il diagramma 4 è il bordo finale e va fatto una volta sola
Sul sito Ufficiale della designer c’è la traduzione in italiano per chi preferisce la spiegazione scritta. il Link è questo
Noemi Luviè ha anche fatto un file excel che vi metto qui:
Per ultimo vi lascio i link ai file pdf fatti per il gruppo Scialli All’Uncinetto. Se volete contribuire alla guida Lost in Time scrivetemi, mandatemi le foto dei vostri lavori, le inserirò volentieri!
Ora non avete più scuse, al lavoro!!!
Ecco, siamo arrivate al momento clou del nostro cardigan. Lo so, sembra difficile, ma non lo è soprattutto se faremo insieme un po’ di pianificazione su carta e qualche calcolo.
Io sono una che improvvisa molto, ma in alcuni momenti è necessario prendere carta e penna per fare due conti, per ottenere un risultato migliore. E soprattutto per evitare di disfare venti volte: magari il filato potrebbe risentirne e alla ventesima volta abbandonarci per maltrattamento.
Misure necessarie: misurate il girocollo. Cioè quanto volete sia grande l’apertura del collo.
Abbiamo visto nelle puntate precedenti come assemblare il corpo e poi le maniche. Abbiamo passato del tempo sfizioso a fare i fiorellini. Ecco, adesso il gioco si fa duro e le dure cominciano a giocare.
Lo sprone è stato fatto bottom-up, termine inglese che vuol dire dal basso verso l’alto: in pratica ho ripreso le maglie del corpo e delle maniche per poi salire verso il collo facendo le diminuzioni.
Per programmare le diminuzioni ho bisogno di avere qualche misura. Il collo appunto, ma anche la circonferenza del corpo presa all’altezza del seno comprese le braccia. Attenzione, non vuol dire sommare le braccia e il busto, perché avreste una misura più grande. Infatti sommando busto più braccia si include anche il sottomanica, che non ci serve.
Nella foto vedete il sottomanica, sono dei punti in più, indicati con le freccine nere, che verranno fatti inseguito, per chiudere il buco tra manica e corpo.
La misura necessaria è quindi quella presa con un centimetro del vostro corpo all’altezza del seno, sopra le braccia. in questo caso vi serve necessariamente l’aiuto di qualcuno che ne approfitterà per dirvi che è la misura giusta per la camicia di forza 😉
Nell’immagine qui sotto l’ho evidenziata con un trattino verde acido. Quella è la misura da prendere.
Da questa misura dovrete togliere la misura della circonferenza del collo. Quindi otterrete di quanti cm deve stringersi la circonfernza lavorata.
A questo punto potete cominciare a raccogliere le maglie dei corpo e delle maniche. Ecco come ho disposto i pezzi del maglione. Come detto prima, NON vanno raccolte le maglie del sottomanica, cioè quelle che stanno sotto lascella, sia dalla parte del corpo che delle maniche.
Per aiutarvi in questa fase potete cucire in maniera provvisoria le maniche al corpo, con un filo di scarto, tenendo assieme così tutti i pezzi.
Eseguite quindi un giro di maglie alte tutte intorno ai tre pezzi. Da qui in poi bisogna proseguire con giri di andata e ritorno di maglie alte, diminuendo ad ogni giro.
Per fare il conto a spanne di quante maglie alte bisogna fare la diminuzione, misurate adesso un quadratino di quelli fatti per il corpo: in 5 cm lineari quante maglie alte ci sono?
Facciamo un esempio con numeri a caso, voi dovete inserire i vostri numeri:
Circonferenza corpo 100 cm meno circonferenza collo 45 cm uguale 55 cm di diminuzione. Nel mio quadratino ci sono, ad esempio, 8 maglie in 5 cm, cioè 0,63 maglie a cm (5 diviso 8)
Con quante maglie alte dovrò arrivare al collo? 45cm diviso per 0,63 . Totale 72 maglie alte.
Lo so, gira la testa. Scrivete tutto su un bel foglio di carta e dormiteci sopra. Riguardate i conti il giorno dopo a mente fresca 😉
A domani con la seconda parte dei calcoli: ma ne vale la pena!!
Tutorial completo qui:
http://www.hobbyfemminili.it/tag/cardigan-a-riquadri/
Filato
https://www.uabstyle.it/brand/schoppel+wolle/crazy+zauberball#details
Gruppo Facebook
https://www.facebook.com/groups/sciallialluncinetto/
Di questo cardigan la parte che secondo me è più pesante da fare è il quadratone del busto. Il resto è stato più veloce. Per lo sprone il discorso è a parte, perché è stato più impegnativo (ma non lungo).
Prima di passare allo sprone, però, è necessario pensare alle maniche. Volendo si può evitare di farle, soprattutto se avete scelto un filato estivo per il cardigan 😉
Se invece avete usato la lana come me, e non siete troppo calorose, come me, le maniche vi toccano 😉
Si procede con la stessa tecnica che abbiamo utilizzato per creare il rettangolo del corpo. Misurate il diametro del braccio diviso i centimentri del quadratino di campione, uguale numero di quadratini per fare la circonferenza del braccio.
A me sono venuti tre quadratini. Se vi viene una cifra con la virgola, e il numero della virgola è maggiore di 2, cioè 3,2 oppure 3,5 o 3,7 vi conviene modificare il quadratino facendolo più grande o più piccolo per avere un numero intero di quadratini.
Un escamotage potrebbe essere quello di fare i quadratini e poi una striscia rettangolare sotto il giromanica per compensare, tradotto: faccio 3 quadratini e poi una striscia di maglie alte per compensare quello che mi manca. Ma non mi piaceva tanto l’idea perché con il filato variegato avrei creato una striscia a righe di colore. Con la tinta unita invece è più praticabile.
Per avere le maniche a tre quarti ho fatto un tubo di tre quadratini di larghezza e tre di lunghezza. Anche se, visto che mi è avanzato un po’ di filato, sicuramente le allungherò con un’altra fila di quadratini per far fronte al gelido inverno.
Nel mio piccolo ho cercato anche di fare delle diminuzioni. Il braccio infatti non ha lo stesso diametro dell’avanbraccio, quindi per stringere un po’ il tubo della manica, ho cambiato il quadratino. Quelli del braccio sono a 5 giri, quelli più in basso, per stringere la manica, sono a 4 giri. Si, lo so, diventa più difficile assemblare i quadratini, ma nulla che una uncinettatrice folle non riesca sopportare ;). La differenza va eliminata cucendo i quadratini in modo da non fare “grinze”
Quindi adesso abbiamo tre tubi: uno per il corpo (non chiuso) e due per le maniche.
La prossima volta passiamo allo sprone, è probabile che per spiegare faccia anche un mini video.
Nel frattempo buone maniche!!
Tutorial completo qui:
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Filato
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Serenaaaaaaa, non ce la racconti tutta! E quei fiorellini che spuntano all’incrocio dei quadretti?
Ve lo avevo detto, no? Quando cominci un lavoro all’uncinetto, è l’uncinetto che va per conto suo, tu devi solo seguirlo. Quindi diciamo che ho cambiato idea un paio di volte in corso d’opera. Prima ho fatto un quadrato semplice, poi ho fatto un quadrato che finisse a rombetto (lasciando quindi il buco all’incrocio) poi ho deciso di tappare il buco con un fiorellino perché per me faceva molto giacchina Chanel e molto chic. Insomma, me la sto tirando, si capisce?
Ecco lo schema del fiorellino:
Cerchio magico. *3 catenelle, 2 Maglie alte, 3 catenelle* nel cerchio magico. Questo è un petalo, ripetere in totale per cinque volte e avrete il fiorellino a cinque petali. Il fiore va cucito all’incrocio dei quadretti. Il bello con la zauberball è che il fiore vi verrà ogni volta diverso dai quadretti e quindi si noterà. Almeno, a me l’effetto è piaciuto, ma io sono di parte perché sono una Zauberball Fan n°2 (n°1 è il Signor Schoppel in persona).
Altro trucco, colpo di genio di cui vado orgogliosissima, è quello di nascondere i capi tagliati appena si fanno, perchè nascondere 3-4 capi per volta è una cosa, ma moltiplicate almeno 3 capi per i 40 quadratini che ho fatto io… ti spari e fai prima.
Se lo avessi fatto alla fine, il maglione sarebbe ancora lì a fare la muffa. Mi sono fatta forza dandomi le pacche sulla spalla da sola e li ho nascosti un po’ alla volta.
Ci vediamo alla prossima!
Tutorial completo qui:
http://www.hobbyfemminili.it/tag/cardigan-a-riquadri/
Filato
https://www.uabstyle.it/brand/schoppel+wolle/crazy+zauberball#details
Gruppo Facebook
https://www.facebook.com/groups/sciallialluncinetto/
Se vi piace l’uncinetto, avrete già nostato che quest’anno è tornato prepotentemente di moda! Per la nostra gioia, finalmente è stata riportata alla ribalta la giacca all’uncinetto! Ma non solo, anche costumi, top, maglioncini… con risultati a volte anche improbabili, tipo questa casacca di Mango: caro Mango, che orrore! Vieni sul nostro gruppo scialli all’uncinetto e vedrai le robine chic che facciamo noi, non ‘sta roba 100%acrilico venuto da Marte 😉
Comunque.
Giusto perché il trend grida vendetta, e mi prudono le mani, ho pensato di raccogliere un po’ di schemi gratuiti in giro su internet dedicati al Mandala, vale a dire la giacca tonda da portare sui jeans e una maglietta bianca, e sono sicura che poi le mani pruderanno anche a voi!
Il filo conduttore di queste giacche è soprattutto il colore. Sia che utilizzate avanzi, sia che facciate la spesa di filato nuovo (se volete vi suggerisco un negozio 😉 ), l’importante è scatenare la voglia di colore. Un’idea possono essere le mitiche ciambelle UABstyle, adesso disponibili con una metratura spaziale (1250 metri!) per giacche che urlano estate a più non posso!
Ad esempio una giacca come questa viene benissimo con una ciambellona. Qui trovate il pdf del mandala, è in tedesco, ma noi dell’uncinetto siamo ganze, e secondo me capiamo anche gli schemi in uzbeco 😉
C’è poi uno schema Drops che può venire benissimo con la Gradient Schoppel wolle. Questo perché mi piace di più la variazione molto graduale del filato Schoppel, e poi sapete che io ho la fissa per questi filati 😉 Senza contare che questo filato scorre sull’uncinetto come una Ferrari
Lo schema è qui, il filato invece è questo: 
Questo invece qui sotto non è gratis, mi spiace, ma è una costruzione molto originale e mi piace davvero tanto. Merita perché la designer, Kristin Omdhal è un’istituzione, sforna pattern a raffica all’uncinetto, ha scritto un sacco di libri e ha un blog dove mette tante risorse gratis. Bisognerebbe farle un monumento! Il link al pattern è qui su Ravelry. Invece il blog di Kristin, che è strapieno di idee è qui. Anche se non capite l’inglese si riesce a trovare un sacco di ispirazione!
Questo è venuto benissimo utilizzando come filato la Schoppel Wolle Zauberball: non si chiamano palle magiche per nulla, rendono davvero i lavori spaziali! ecco, questo è un lavoro che mi fa subito prudere le mani ehehehe.
Un mandala di cui purtroppo non ho la foto finito, ma solo lo schema, è questo. Lo stanno lavorando alcune sul gruppo, appena qualcuna lo finisce, lo posto qui! Si può facilmente ingrandire a piacere, così da adattarlo a tutte le misure, e ovviamente viene spaziale con i filati gradient come le ciambelle. Lo schema stilizzato rappresenta il buco delle maniche 😉
Credo che il lavoro finito sia questo, ma non ci scommetterei…
Se invece volete fare un modello semplice, questo della Drops fa al caso vostro. Vi sconsiglio però di utilizzare i cotoni Drops, nella mia esperienza di vendita, mi sono beccata sempre tanti reclami per i cotoni Drops, perché sono opachi, si sfilacciano e con i lavaggi diventano “tappetosi”. Per questo li sconsiglio, visto che purtroppo sono davvero poco ritorti e poco lucidi. Siccome non mi piace scontentare le clienti, preferisco non proporli nemmeno: il prezzo basso alletta, ma diciamo la verità: paghi poco, ottieni poco. Da fare anche super colorato con le ciambelle oppure scegliere un degradè di cotoni Basic Cotton, è sufficiente selezionare 4-5 colori in gradazione per ottenere un bellissimo effetto sfumato con poca spesa (e tanta resa).
Un’idea, se non volete fare la giacca quadrata, è farla ad… esagoni… su questo blog c’è una giacca fatta con il classico quadrato Granny, che diventa esagono ed assembla la giacca. Magari scegliere dei colori più accesi, questo mi sembra un po’ spentino, ma non è malaccio! Filato consigliato: Gradient Schoppel wolle per chi vuole fare la versione invernale, mentre per l’estate una ciambella è la morte sua.
Allora, vi ho stuzzicato un po’? Secondo me ognuna di noi ha una miniera di schemi mandala a disposizione… senza saperlo! Vi ricordate le vecchie riviste polverose che avete in soffitta? Si, quelle con i centrini!
Ecco, brave! avete mai pensato che un mandala è anche un centrino bello cresciuto? Invece di utilizzare il cotone super sottile, passate ad una ciambella o a del cotone un po’ grosso, così il centrino invece di 20 cm vi verrà a forma di giacca!!!
Già vi vedo pronte ad aprire scatoloni pieni di vecchie riviste eheheheh
Serenaaaaaaa…Cominci a spiegare come fare la maglia e non dici quanto filato ci vuole? Sei rimba, eh!
Sul gruppo fioccano le domande…. quanta lana ci vuole? Serenaaaaaaa. Eccomi
Quanta lana? Dipende dalla taglia. Dal giro “menne”, come si dice al sud. Io ho usato tre gomitoli e qualche gugliata del 4°. Ma le mie maniche sono 3/4 e conto di allungarle.
Mi sono studiata qualche modello Drops analogo, lavorato con l’uncinetto del 4 mm, e diciamo che si parte dai 1200 metri di una small (sarebbero 3 gomitoli di Zauberball) fino ai 1800 metri di una xxxl (5 gomitoli). Purtroppo dopo tanti anni di vendita filati posso dire che la resa è diversa da mano a mano. Come dice mio marito che si occupa di computer, siamo tutti dei fiocchi di neve: uno diverso dall’altro. Io paragono l’uncinetto alla scrittura: ognuno ha la sua mano, unica ed irripetibile. Io ho la mano molle, ho visto mani strette come tappetini, mani larghe come barche. Quindi queste sono indicazioni di massima.
Lo so, non è una bella risposta, tutte vorrebbero che io snocciolassi la quantità esatta senza esitazioni, facendo un calcolo matematico precisissimo semplicemente guardando la cliente e indovinando la taglia esatta della nipote di 7 anni ma che è alta come una di 9 e porta il 37 di piedi. Ok, sono il Boss di scialli all’uncinetto, ma non ho poteri soprannaturali. Mi sto attrezzando, giuro.
Torniamo al filato.
Se scegliete una zauberball grossi problemi non ci sono perché anche se cambia il bagno, bene o male il colore è sempre quello e non si vede lo stacco tra un gomitolo e l’altro.
Quindi partite con 4 Zauberball (5 se siete una XL), ad aggiungere si fa sempre in tempo. Il bello dei lavori modulari.
Perchè ho scelto la Crazy Zauberball? Perchè leggermente più spessa della Zauberball normale (proprio un filino) e perché mi piace tanto come colori. Ogni palla è diversa dall’altra, letteralmente. Si tratta di due fili di colori diversi ritorti insieme, e la variabilità è infinita. Il processo di produzione prevede che i due fili siano mescolati in maniera casuale costantemente, quindi non ci sonod ue palle identiche. O quasi. Abbasso la noia, w il colore!
Se vi avventurate con altri filati, buon divertimento! Ogni lavoro è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, no? Se no sai che noia… L’unico consiglio: se è un filato tinto a mano, tipo Marina o Malabrigo, comprate invece in eccesso. Questo perché sicuramente il bagno cambia sensibilmente e potreste trovarvi con macchie di colore inaspettate. Macchie che mentre lavorate magari non vedete tanto, ma a lavoro finito sicuramente risaltano. È capitato anche a noi, quindi non è una leggenda metropolitana.
Un’idea in più per valutare il consumo di filato potrebbe essere quella di fare un quadrato, pesarlo per scoprire quanti grammi di filato ha consumato e poi dividendo il peso del gomitolo per i grammi del quadratino. Si ha una spannometrica idea di quanti quadratini si riescono ad ottenere dal gomitolo.
A spanne, ribadisco. Ma almeno è un punto di partenza.
E se lo volessi fare in cotone anziché lana? Domani un po’ di suggerimenti!
Tutorial completo qui:
http://www.hobbyfemminili.it/tag/cardigan-a-riquadri/
Filato
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